È “la prima parte edificata della città”, come scrive Leopoldo Pagano. Nel 1269, il vescovo Ruffino ricorda che il rione di Sant’Andrea “sive la Cittadella” ed erano presenti le chiese di Santa Maria de Fratibus, di Sant’Andrea Apostolo e di San Tommaso. In questa area era compresa anche la zona di Cucumaccio con la Chiesa di San Michele Arcangelo. Questo rione fu detto anche “la Motta” perché era presente la chiesa di Santa Maria della Motta, sopravvissuta alle intemperie atmosferiche e all’erosione del tempo fino al 1929, quando fu decisa la demolizione per i continui smottamenti della collina. Il rione confina con quelli di Piazza, San Zaccaria e San Pietro.
Colore: blu
Araldica e simbologia: Arma raffigurante un muro merlato con porta ad arco in campo azzurro; in basso in campo bianco una croce di Sant’Andrea. L’arma indica la parte più antica della città, il castrum, la cittadella fortificata, dove tuttora c’è la principale porta d’ingresso della città.