La Chiesa di S. Domenico risale al XV secolo, quando era parte integrante del Convento dei padri Domenicani, fondato nel 1475.
Attualmente si possono osservare, nella parte retrostante l’attuale Chiesa, solo alcuni resti dell’antico convento, che restò attivo fino ai primi anni del 1800, periodo in cui i frati furono costretti dai Francesi ad abbandonare Bisignano.
Tra questi ruderi si noti soprattutto la presenza di parte del campanile, lo stesso raffigurato nella stampa settecentesca del Pacichelli. Nella storia del convento ricordiamo la visita dell’imperatore Carlo V nel 1535 e la fondazione della Confraternita del SS. Rosario nel 1707, la cui intensa attività durò fino al 1958.
La presenza dei Domenicani fu caratterizzata soprattutto dal loro ruolo di “uomini di sapere”, tanto da riscuotere ammirazione dai Principi S. Severino. La Chiesa, nel corso dei secoli ha subito numerosi aggiustamenti strutturali per via dei terremoti che la danneggiarono, alterandone, così, l’originaria struttura. L’ultimo sisma che la distrusse quasi completamente fu quello del 1887.
Nella precedente struttura si poteva osservare anche il rosone centrale della facciata, simile a quello della Chiesa di S. Domenico in Cosenza. Nei decenni successivi al sisma, i riti religiosi vennero tenuti nell’annessa Cappella della Confraternita del SS. Rosario, corrispondente all’attuale struttura che oggi ospita i saloni della Chiesa e la sacrestia.
Non esistono fotografie di come era un tempo strutturata tale Cappella, ma siamo in grado, sulla base di alcuni racconti, di indicarne le caratteristiche.
Vi si accedeva dall’attuale Chiesa, da una porta posizionata nella seconda arca di sinistra. Entrando, a lato sinistro vi era ricavato un angolo separato dal resto da un cancello, dove trovavano posto la Madonna Addolorata, S. Vincenzo e S. Domenico. Poco più avanti, una scala lignea conduceva su fino all’organo a canne. Nel resto della Chiesa si porta ricordo di due cripte usate nei secoli passati per la sepoltura dei defunti. L’Altare era invece posizionato nell’attuale sacrestia, sopra il quale era collocata la statua della vergine SS. del Rosario. I lavori di ricostruzione della Chiesa di S. Domenico, iniziati nel 1910, terminarono solo nel 1962.
Attualmente la facciata è in stile romanico-gotico, ospitante quattro logge laterali e una bifora ad arco a sesto acuto. Nel campanile troviamo quattro campane, di cui la più grande risalente al 1839, mentre le altre vennero fuse rispettivamente nel 1906, 1979 e 1983.